La normativa per strutture in acciaio UNI EN 1090La normativa per strutture in acciaio UNI EN 1090

Dal 2014 la realizzazione di strutture in acciaio è regolata dalla normativa europea UNI EN 1090 (Direttiva Europea 89/106/CEE), alle cui disposizioni sono sottoposte tutte le carpenterie metalliche, che in base ad esse hanno l'obbligo di apporre il marchio CE a tutta la produzione proveniente dalle loro officine. Nello specifico, tale regolamentazione ha lo scopo di determinare i requisiti per la valutazione di conformità delle strutture in acciaio e alluminio, sia in ambito civile che industriale.
In particolare, la normativa per strutture in acciaio UNI EN 1090 è divisa in due parti: la prima, entrata in vigore nel 2011, si occupa della definizione dei requisiti di conformità; la seconda, anche nota come UNI EN 1090-2, riguarda le procedure di esecuzione e i requisiti tecnici connessi alle strutture metalliche o in acciaio. Bisogna considerare che l’applicazione della UNI EN 1090-1 comporta il rispetto da parte delle officine di carpenteria metallica anche delle norme UNI EN 1090-2.
Il contenuto della normativa UNI EN 1090-2Il contenuto della normativa UNI EN 1090-2
Sostanzialmente, le norme relative alla UNI EN 1090-1 specificano i requisiti necessari per la realizzazione di strutture di acciaio, indipendentemente dalla loro tipologia e forma (per esempio edifici, ponti, balaustre o travi reticolari).
Secondo la direttiva europea, ogni fabbricante è tenuto a implementare un sistema di controllo del processo di produzione di fabbrica e, in seguito, a effettuare le prove in conformità alla norma armonizzata di riferimento (tale conformità deve essere ovviamente certificata da un organismo autorizzato). Al termine di questo percorso, il produttore può apporre sul prodotto la marcatura CE.
Altro elemento essenziale del decreto europeo è il controllo in cantiere dei materiali necessari alla costruzione di strutture in acciaio, per il quale sono previste particolari frequenze di controllo in base al tipo di materiale considerato. Queste frequenze sono state stabilite come segue:
•strutture di carpenteria metallica: 3 prove ogni 90 tonnellate (per opere che impiegano una quantità di acciaio inferiore alle 2 tonnellate, il direttore dei lavori potrà decidere di modificare la frequenza);
•lamiere grecate: 3 prove ogni 15 tonnellate;
•bulloni e chiodi: 3 prove ogni 1500 pezzi (per opere che impiegano una quantità di pezzi inferiore a 100, il direttore dei lavori potrà modificare la frequenza);
•giunzioni meccaniche: 3 prove ogni 100 pezzi (per opere che impiegano una quantità di pezzi inferiore a 10, il direttore dei lavori potrà modificare la frequenza).

