Consigli per l'isolamento termoacustico di edifici industriali

  • Autore: IOVINO ANGELO
  • 06 nov, 2017
sistema di riscaldamento industriale ben isolato

Al pari degli edifici ad uso civile, anche quelli industriali necessitano di un isolamento termoacustico adeguato, al fine di ridurre la dispersione termica e operare in un contesto che riduca il rumore di macchinari industriali, i quali possono danneggiare in modo permanente l’udito.

Compito dei paragrafi seguenti sarà quindi delineare alcuni piccoli consigli circa l’impiego di materiali idonei a un perfetto isolamento acustico e termico di capannoni e stabilimenti industriali, in modo da risparmiare sensibilmente sui costi energetici e assorbire il più possibile i decibel di troppo.

La caratteristiche di un buon isolante industriale

Per una coibentazione ottimale, l’isolante da utilizzare in un contesto di natura industriale deve garantire specifiche tecniche e prestazioni differenti rispetto all’ambito civile: infatti i parametri di umidità e temperatura sono nettamente differenti, oltre al fatto che vi sono sostanze che possono comprometterne la tenuta.

Per tale ragione, un buon isolante industriale deve possedere resistenza alla corrosione da parte di agenti chimici e una resistenza alle elevate temperature, oltre che a sbalzi termici dovuti al cambio del clima durante l’anno, che in un capannone è molto più amplificato rispetto a una normale abitazione.

Elevata resistenza alle escursioni termiche

In particolare quest’ultimo fenomeno è particolarmente rilevante all’interno degli edifici industriali: infatti se d’estate in un capannone si registrano anche 70 gradi centigradi, d’inverno si registrano temperature molto vicine alla soglia dello zero.

Lo sbalzo termico influisce sulla caratteristica dell’isolante, il quale deve possedere un ottimo calore specifico e una densità elevata, allo scopo di resistere alle ondate di calore estive, mentre al contempo deve garantire una minima dispersione di calore durante la stagione invernale. La lana di roccia ad alta densità è un esempio di isolante con tali caratteristiche, che è disponibile in pannelli preformati di diversa metratura.

Come ridurre il rumore all'interno di un capannone

Per quanto riguarda invece l’isolamento acustico dei capannoni industriali, le norme di sicurezza sul lavoro impongono decibel precisi nei contesti di lavoro, il che significa adottare soluzioni in piena ottemperanza della Legge 447/1995 sull'inquinamento acustico e del DPCM datato 5 dicembre 1997.

Stando a tali normative, in un contesto di lavoro devono esserci soglie massime di decibel che variano a seconda delle caratteristiche dell’attività industriale, e che devono essere ridotte necessariamente per un maggiore rispetto dell’ambiente e della collettività.

Materiali fonoassorbenti e fonoisolanti

Le onde sonore possono essere assorbite da materiali in grado di riconvertire in calore l’onda sonora, coniugando anche un aspetto di natura termica. Tali materiali vengono detti appunto fonoassorbenti, e i più diffusi sono la lana di vetro e quella di roccia, oltre che il gesso, disponibile in pareti di metrature differenti.

In commercio esistono tuttavia anche materiali fonoisolanti, ossia in grado di riflettere l’onda sonora, come il piombo o la gomma.

Questo tipo di materiale è tuttavia differente dalla lana di vetro o di roccia, in quanto non ha di per sé il potere di assorbire rumore, ma soltanto di rifletterlo; perciò è preferibile utilizzarlo in combinazione ai materassini di lana di vetro o di roccia.
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Con il mondo della tecnologia in costante evoluzione, i laser a fibra si sono rapidamente imposti nel campo del taglio e della saldatura di precisione. Questi laser consentono, infatti, di eseguire sottilissime saldature anche su lunghe distanze di lavorazione, risultando così una scelta sempre più richiesta da parte delle attività industriali operative nei settori della metalmeccanica e della siderurgia.

Di fatto, i laser a fibra sono predisposti a supportare ogni tipo di processo di produzione, poiché dotati di generatore a fibra con integrate tutte le ultime applicazioni tecnologiche. Essi permettono, pertanto, la lavorazione di rame, ottone oppure titanio consentendo una configurazione d'intervento ottimale attraverso software di ultima generazione, appositamente elaborati per gestire la lavorazione di metalli e non.

Le macchine per il taglio laser a fibra montano una testa con un sistema di lenti che focalizza il raggio laser in un punto preciso, così da facilitare e ottimizzare il taglio; si muovono generalmente su tre assi, permettendo il taglio dei metalli tramite una sorgente laser trasmessa su un sistema di fibra ottica. Il paragone, in termini di rendimento, con le macchine a gas è completamente sbilanciato a favore dei laser a fibra ottica, per i quali è stato valutato un rendimento di circa cento volte superiore.

Autore: IOVINO ANGELO 28 set, 2018

La metallurgia, disciplina che riguarda lo studio e la lavorazione dei metalli, è ancora oggi un settore di fondamentale importanza nell'ambito della produzione industriale. A ben vedere, le prime tecniche metallurgiche sono nate addirittura in ambito preistorico, specificamente durante l'età del rame (quando si iniziarono a lavorare metalli come il rame, l'oro e l'argento), a testimonianza della grande importanza che i metalli hanno sempre rivestito nel quadro della società umana.

 

Il comparto della metallurgia italiana, in particolare, svolge un ruolo importante nell'economia del sistema-Italia sia in termini di occupazione che di scambio internazionale, sebbene solo nel secondo dopoguerra abbia iniziato a svolgere un ruolo di primo piano nel panorama produttivo nazionale. In questo contesto, l'interventismo statale del tempo è stato essenziale per consentire l'evoluzione della metallurgia in Italia.

 

Dal punto di vista della geolocalizzazione industriale, le principali industrie metallurgiche italiane si trovano nel nord del paese, soprattutto nella Pianura Padana. La rete produttiva, comunque, si estende anche ad altre realtà territoriali del Centro e del Sud Italia, dove si possono trovare imprese che sono riuscite a stabilirsi non solo nell'ambito della rete industriale nazionale, ma anche in quella internazionale.

Autore: IOVINO ANGELO 05 set, 2018

Dal 2014 la realizzazione di strutture in acciaio è regolata dalla normativa europea UNI EN 1090 (Direttiva Europea 89/106/CEE), alle cui disposizioni sono sottoposte tutte le carpenterie metalliche, che in base ad esse hanno l'obbligo di apporre il marchio CE a tutta la produzione proveniente dalle loro officine. Nello specifico, tale regolamentazione ha lo scopo di determinare i requisiti per la valutazione di conformità delle strutture in acciaio e alluminio, sia in ambito civile che industriale.

 

In particolare, la normativa per strutture in acciaio UNI EN 1090 è divisa in due parti: la prima, entrata in vigore nel 2011, si occupa della definizione dei requisiti di conformità; la seconda, anche nota come UNI EN 1090-2, riguarda le procedure di esecuzione e i requisiti tecnici connessi alle strutture metalliche o in acciaio. Bisogna considerare che l’applicazione della UNI EN 1090-1 comporta il rispetto da parte delle officine di carpenteria metallica anche delle norme UNI EN 1090-2.

Autore: IOVINO ANGELO 17 gen, 2018
Leggi le novità e i cambiamenti in merito il settore della carpenteria dopo il passaggio del nuovo decreto legislativo 106 del 16 giugno 2017.
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