La rettifica meccanica: in cosa consiste e a cosa serve

  • Autore: IOVINO ANGELO
  • 27 mag, 2019
Rettifica meccanica

Quando si parla di rettifica meccanica si intende l'insieme delle lavorazioni e delle modifiche ottenute su un pezzo attraverso l'azione di abrasione esercitata da una mola che, compiendo un movimento rotatorio, asporta dalla superficie una quantità di materiale (di solito non eccessiva) con un livello di precisione molto elevato.

La rettifica è un procedimento costoso ed è quindi consigliabile farvi ricorso solamente quando è necessario ottenere uno speciale grado di finitura. I suoi ambiti di applicazione sono variegati: si utilizza per realizzare cuscinetti, stampi, ingranaggi, strumenti di misurazione, elementi aeronautici e alberi motore.

Gli utensili indispensabili per effettuare una rettifica: le mole

Utensili privi di una forma definita a priori, le mole si distinguono in base ai materiali di cui sono costituite e al tipo di rettifica per le quali vengono utilizzate. Esistono, ad esempio, mole dalla forma cilindrica e altre che hanno le sembianze di un disco. È possibile inoltre imbattersi in mole a tazza rovesciata o dalle pareti inclinate a V. A prescindere dal loro aspetto estetico, le mole sono formate da tre componenti: l'abrasivo, l'agglomerante e i pori. L'abrasivo si compone di materiale particolarmente duro (ridotto in grani) il cui compito è quello di asportare il materiale dal pezzo in lavorazione, mentre l'agglomerante è la sostanza che consente di tenere uniti i grani in modo da consentire loro di entrare in azione. I pori, infine, non sono altro che gli spazi vuoti. Quando si classificano le mole in base alla loro durezza si tiene in considerazione la durezza dell'agglomerante: più questo è duro, maggiore è la parte di abrasivo coinvolta nel procedimento.

Le rettifiche più comuni: cilindriche, a tuffo e in piano

In ambito industriale esistono numerose tipologie di rettifica meccanica, che si differenziano tra loro per le caratteristiche delle superfici lavorate, per il tipo di macchinario utilizzato e per il movimento compiuto dalla mola. Per citare le tipologie più comuni si può fare riferimento ad esempio alla rettifica cilindrica, a tuffo e in piano. Nelle prime due il pezzo è posto in rotazione e l'azione della mola consente la lavorazione di particolari dalla forma cilindrica o conica, mentre nella rettifica in piano è possibile ottenere finiture superficiali molto elevate in termini di rugosità. Più in generale, le operazioni di rettifica consentono di ottenere scanalature, filetti e profili di vario genere grazie anche all'utilizzo di macchine CNC.

Autore: IOVINO ANGELO 27 mag, 2019
La piegatura di una lamiera può avvenire in tre modi: in aria, a coniatura e a schiacciata. Analizziamo nel dettaglio queste tecniche largamente diffuse.
Autore: IOVINO ANGELO 27 mag, 2019
Saldatura e brasatura consentono di unire tra loro materiali diversi mediante fusione: ecco alcune delle principali tecniche di questo procedimento.
Autore: IOVINO ANGELO 30 apr, 2019
La foratura a regola d'arte di un pezzo metallico dipende da molti fattori: ecco come ottenere fori perfetti, gli utensili e le tecniche più efficaci.
Autore: IOVINO ANGELO 29 mar, 2019
Antica lavorazione meccanica, la tornitura permette di lavorare un pezzo agendo sia superficialmente che al suo interno: analizziamo in che modo.
Autore: IOVINO ANGELO 29 mar, 2019
La fresatura meccanica consente la realizzazione di prototipi su misura mediante asportazione di materiale: vediamo le sue principali applicazioni.
Autore: IOVINO ANGELO 30 ott, 2018

Con il mondo della tecnologia in costante evoluzione, i laser a fibra si sono rapidamente imposti nel campo del taglio e della saldatura di precisione. Questi laser consentono, infatti, di eseguire sottilissime saldature anche su lunghe distanze di lavorazione, risultando così una scelta sempre più richiesta da parte delle attività industriali operative nei settori della metalmeccanica e della siderurgia.

Di fatto, i laser a fibra sono predisposti a supportare ogni tipo di processo di produzione, poiché dotati di generatore a fibra con integrate tutte le ultime applicazioni tecnologiche. Essi permettono, pertanto, la lavorazione di rame, ottone oppure titanio consentendo una configurazione d'intervento ottimale attraverso software di ultima generazione, appositamente elaborati per gestire la lavorazione di metalli e non.

Le macchine per il taglio laser a fibra montano una testa con un sistema di lenti che focalizza il raggio laser in un punto preciso, così da facilitare e ottimizzare il taglio; si muovono generalmente su tre assi, permettendo il taglio dei metalli tramite una sorgente laser trasmessa su un sistema di fibra ottica. Il paragone, in termini di rendimento, con le macchine a gas è completamente sbilanciato a favore dei laser a fibra ottica, per i quali è stato valutato un rendimento di circa cento volte superiore.

Autore: IOVINO ANGELO 28 set, 2018

La metallurgia, disciplina che riguarda lo studio e la lavorazione dei metalli, è ancora oggi un settore di fondamentale importanza nell'ambito della produzione industriale. A ben vedere, le prime tecniche metallurgiche sono nate addirittura in ambito preistorico, specificamente durante l'età del rame (quando si iniziarono a lavorare metalli come il rame, l'oro e l'argento), a testimonianza della grande importanza che i metalli hanno sempre rivestito nel quadro della società umana.

 

Il comparto della metallurgia italiana, in particolare, svolge un ruolo importante nell'economia del sistema-Italia sia in termini di occupazione che di scambio internazionale, sebbene solo nel secondo dopoguerra abbia iniziato a svolgere un ruolo di primo piano nel panorama produttivo nazionale. In questo contesto, l'interventismo statale del tempo è stato essenziale per consentire l'evoluzione della metallurgia in Italia.

 

Dal punto di vista della geolocalizzazione industriale, le principali industrie metallurgiche italiane si trovano nel nord del paese, soprattutto nella Pianura Padana. La rete produttiva, comunque, si estende anche ad altre realtà territoriali del Centro e del Sud Italia, dove si possono trovare imprese che sono riuscite a stabilirsi non solo nell'ambito della rete industriale nazionale, ma anche in quella internazionale.

Autore: IOVINO ANGELO 05 set, 2018

Dal 2014 la realizzazione di strutture in acciaio è regolata dalla normativa europea UNI EN 1090 (Direttiva Europea 89/106/CEE), alle cui disposizioni sono sottoposte tutte le carpenterie metalliche, che in base ad esse hanno l'obbligo di apporre il marchio CE a tutta la produzione proveniente dalle loro officine. Nello specifico, tale regolamentazione ha lo scopo di determinare i requisiti per la valutazione di conformità delle strutture in acciaio e alluminio, sia in ambito civile che industriale.

 

In particolare, la normativa per strutture in acciaio UNI EN 1090 è divisa in due parti: la prima, entrata in vigore nel 2011, si occupa della definizione dei requisiti di conformità; la seconda, anche nota come UNI EN 1090-2, riguarda le procedure di esecuzione e i requisiti tecnici connessi alle strutture metalliche o in acciaio. Bisogna considerare che l’applicazione della UNI EN 1090-1 comporta il rispetto da parte delle officine di carpenteria metallica anche delle norme UNI EN 1090-2.

Autore: IOVINO ANGELO 17 gen, 2018
Leggi le novità e i cambiamenti in merito il settore della carpenteria dopo il passaggio del nuovo decreto legislativo 106 del 16 giugno 2017.
Autore: IOVINO ANGELO 17 gen, 2018
I dati che riguardano il settore meccanico italiano sorridono, soprattutto quelli che riguardano il secondo trimestre del 2017. Scopri i nuovi risultati e le novità in merito.
Altri post
Share by: