Saldatura e brasatura: la differenza tra i due procedimenti

  • Autore: IOVINO ANGELO
  • 27 mag, 2019
Saldatura

La saldatura e la brasatura sono procedimenti attraverso i quali vengono uniti tra loro due materiali. Si parla di saldatura quando lo scopo viene raggiunto mediante la fusione dei lembi dei pezzi da unire, a prescindere dall'aggiunta di materiale d'apporto.

Ci troviamo di fronte a una brasatura, invece, quando il materiale base viene semplicemente riscaldato e a essere fuso è solo il materiale d'apporto che - tra i due - è quello che possiede una temperatura di fusione inferiore.

La saldatura può essere omogenea o eterogenea a seconda che il materiale dei pezzi da saldare sia uguale o differente. Il materiale d'apporto, invece, è costituito da bacchette o fili che vengono fusi e posizionati tra i due lembi da unire.

Ad arco elettrico, a resistenza e a energia concentrata: le varie tipologie di saldatura

Continuamente interessato da cambiamenti e progressi dal punto di vista tecnologico, il mondo della saldatura è ampio e variegato. La tecnica per fusione rimane ancora quella più sviluppata a livello industriale, ma a loro volta i metodi per generare calore e fondere il materiale base possono essere divisi in sottogruppi.

  • Ad arco elettrico: in questo caso la saldatura viene effettuata grazie a un procedimento che sfrutta l'arco elettrico prodotto tra due elettrodi, uno fusibile e l'altro refrattario.
  • A resistenza: l'unione avviene senza ricorrere al materiale d'apporto. Il calore necessario, nel punto in cui deve avvenire la giunzione, viene prodotto dalla resistenza opposta al passaggio di corrente elettrica.
  • A energia concentrata: vengono utilizzati fasci di energia che concentrano potenze elevatissime sulla superficie del pezzo, fino a un milione di watt per ogni millimetro quadrato. Le saldature più comuni che rientrano in questa tipologia sono quelle a laser e al plasma.
  • Ossiacetilenica: la combustione di acetilene con ossigeno produce la fiamma che diventa la sorgente di calore.

Saldature manuali, semiautomatiche, automatiche o robotizzate

È possibile procedere a un'ulteriore distinzione tra le varie tecniche di saldatura a seconda del modo in cui sono eseguite. Vengono definite manuali quelle nelle quali l'intero procedimento viene regolato dal saldatore. Al contrario, si definisce saldatura automatica quella in cui l'esecuzione del procedimento è affidata a un dispositivo, mentre una via di mezzo è rappresentata dalla saldatura semiautomatica nella quale l'operatore ha il compito di spostare il pezzo lungo la linea di saldatura. Infine, quando l'operazione viene effettuata utilizzando un robot industriale si parla di saldatura robotizzata.

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Con il mondo della tecnologia in costante evoluzione, i laser a fibra si sono rapidamente imposti nel campo del taglio e della saldatura di precisione. Questi laser consentono, infatti, di eseguire sottilissime saldature anche su lunghe distanze di lavorazione, risultando così una scelta sempre più richiesta da parte delle attività industriali operative nei settori della metalmeccanica e della siderurgia.

Di fatto, i laser a fibra sono predisposti a supportare ogni tipo di processo di produzione, poiché dotati di generatore a fibra con integrate tutte le ultime applicazioni tecnologiche. Essi permettono, pertanto, la lavorazione di rame, ottone oppure titanio consentendo una configurazione d'intervento ottimale attraverso software di ultima generazione, appositamente elaborati per gestire la lavorazione di metalli e non.

Le macchine per il taglio laser a fibra montano una testa con un sistema di lenti che focalizza il raggio laser in un punto preciso, così da facilitare e ottimizzare il taglio; si muovono generalmente su tre assi, permettendo il taglio dei metalli tramite una sorgente laser trasmessa su un sistema di fibra ottica. Il paragone, in termini di rendimento, con le macchine a gas è completamente sbilanciato a favore dei laser a fibra ottica, per i quali è stato valutato un rendimento di circa cento volte superiore.

Autore: IOVINO ANGELO 28 set, 2018

La metallurgia, disciplina che riguarda lo studio e la lavorazione dei metalli, è ancora oggi un settore di fondamentale importanza nell'ambito della produzione industriale. A ben vedere, le prime tecniche metallurgiche sono nate addirittura in ambito preistorico, specificamente durante l'età del rame (quando si iniziarono a lavorare metalli come il rame, l'oro e l'argento), a testimonianza della grande importanza che i metalli hanno sempre rivestito nel quadro della società umana.

 

Il comparto della metallurgia italiana, in particolare, svolge un ruolo importante nell'economia del sistema-Italia sia in termini di occupazione che di scambio internazionale, sebbene solo nel secondo dopoguerra abbia iniziato a svolgere un ruolo di primo piano nel panorama produttivo nazionale. In questo contesto, l'interventismo statale del tempo è stato essenziale per consentire l'evoluzione della metallurgia in Italia.

 

Dal punto di vista della geolocalizzazione industriale, le principali industrie metallurgiche italiane si trovano nel nord del paese, soprattutto nella Pianura Padana. La rete produttiva, comunque, si estende anche ad altre realtà territoriali del Centro e del Sud Italia, dove si possono trovare imprese che sono riuscite a stabilirsi non solo nell'ambito della rete industriale nazionale, ma anche in quella internazionale.

Autore: IOVINO ANGELO 05 set, 2018

Dal 2014 la realizzazione di strutture in acciaio è regolata dalla normativa europea UNI EN 1090 (Direttiva Europea 89/106/CEE), alle cui disposizioni sono sottoposte tutte le carpenterie metalliche, che in base ad esse hanno l'obbligo di apporre il marchio CE a tutta la produzione proveniente dalle loro officine. Nello specifico, tale regolamentazione ha lo scopo di determinare i requisiti per la valutazione di conformità delle strutture in acciaio e alluminio, sia in ambito civile che industriale.

 

In particolare, la normativa per strutture in acciaio UNI EN 1090 è divisa in due parti: la prima, entrata in vigore nel 2011, si occupa della definizione dei requisiti di conformità; la seconda, anche nota come UNI EN 1090-2, riguarda le procedure di esecuzione e i requisiti tecnici connessi alle strutture metalliche o in acciaio. Bisogna considerare che l’applicazione della UNI EN 1090-1 comporta il rispetto da parte delle officine di carpenteria metallica anche delle norme UNI EN 1090-2.

Autore: IOVINO ANGELO 17 gen, 2018
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