La normativa per strutture in acciaio UNI EN 1090La normativa per strutture in acciaio UNI EN 1090

  • Autore: IOVINO ANGELO
  • 05 set, 2018

Dal 2014 la realizzazione di strutture in acciaio è regolata dalla normativa europea UNI EN 1090 (Direttiva Europea 89/106/CEE), alle cui disposizioni sono sottoposte tutte le carpenterie metalliche, che in base ad esse hanno l'obbligo di apporre il marchio CE a tutta la produzione proveniente dalle loro officine. Nello specifico, tale regolamentazione ha lo scopo di determinare i requisiti per la valutazione di conformità delle strutture in acciaio e alluminio, sia in ambito civile che industriale.

 

In particolare, la normativa per strutture in acciaio UNI EN 1090 è divisa in due parti: la prima, entrata in vigore nel 2011, si occupa della definizione dei requisiti di conformità; la seconda, anche nota come UNI EN 1090-2, riguarda le procedure di esecuzione e i requisiti tecnici connessi alle strutture metalliche o in acciaio. Bisogna considerare che l’applicazione della UNI EN 1090-1 comporta il rispetto da parte delle officine di carpenteria metallica anche delle norme UNI EN 1090-2.

Il contenuto della normativa UNI EN 1090-2Il contenuto della normativa UNI EN 1090-2

Sostanzialmente, le norme relative alla UNI EN 1090-1 specificano i requisiti necessari per la realizzazione di strutture di acciaio, indipendentemente dalla loro tipologia e forma (per esempio edifici, ponti, balaustre o travi reticolari).

 

Secondo la direttiva europea, ogni fabbricante è tenuto a implementare un sistema di controllo del processo di produzione di fabbrica e, in seguito, a effettuare le prove in conformità alla norma armonizzata di riferimento (tale conformità deve essere ovviamente certificata da un organismo autorizzato). Al termine di questo percorso, il produttore può apporre sul prodotto la marcatura CE.

 

Altro elemento essenziale del decreto europeo è il controllo in cantiere dei materiali necessari alla costruzione di strutture in acciaio, per il quale sono previste particolari frequenze di controllo in base al tipo di materiale considerato. Queste frequenze sono state stabilite come segue:

•                    strutture di carpenteria metallica: 3 prove ogni 90 tonnellate (per opere che impiegano una quantità di acciaio inferiore alle 2 tonnellate, il direttore dei lavori potrà decidere di modificare la frequenza);

•                    lamiere grecate: 3 prove ogni 15 tonnellate;

•                    bulloni e chiodi: 3 prove ogni 1500 pezzi (per opere che impiegano una quantità di pezzi inferiore a 100, il direttore dei lavori potrà modificare la frequenza);

•                    giunzioni meccaniche: 3 prove ogni 100 pezzi (per opere che impiegano una quantità di pezzi inferiore a 10, il direttore dei lavori potrà modificare la frequenza).


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Con il mondo della tecnologia in costante evoluzione, i laser a fibra si sono rapidamente imposti nel campo del taglio e della saldatura di precisione. Questi laser consentono, infatti, di eseguire sottilissime saldature anche su lunghe distanze di lavorazione, risultando così una scelta sempre più richiesta da parte delle attività industriali operative nei settori della metalmeccanica e della siderurgia.

Di fatto, i laser a fibra sono predisposti a supportare ogni tipo di processo di produzione, poiché dotati di generatore a fibra con integrate tutte le ultime applicazioni tecnologiche. Essi permettono, pertanto, la lavorazione di rame, ottone oppure titanio consentendo una configurazione d'intervento ottimale attraverso software di ultima generazione, appositamente elaborati per gestire la lavorazione di metalli e non.

Le macchine per il taglio laser a fibra montano una testa con un sistema di lenti che focalizza il raggio laser in un punto preciso, così da facilitare e ottimizzare il taglio; si muovono generalmente su tre assi, permettendo il taglio dei metalli tramite una sorgente laser trasmessa su un sistema di fibra ottica. Il paragone, in termini di rendimento, con le macchine a gas è completamente sbilanciato a favore dei laser a fibra ottica, per i quali è stato valutato un rendimento di circa cento volte superiore.

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La metallurgia, disciplina che riguarda lo studio e la lavorazione dei metalli, è ancora oggi un settore di fondamentale importanza nell'ambito della produzione industriale. A ben vedere, le prime tecniche metallurgiche sono nate addirittura in ambito preistorico, specificamente durante l'età del rame (quando si iniziarono a lavorare metalli come il rame, l'oro e l'argento), a testimonianza della grande importanza che i metalli hanno sempre rivestito nel quadro della società umana.

 

Il comparto della metallurgia italiana, in particolare, svolge un ruolo importante nell'economia del sistema-Italia sia in termini di occupazione che di scambio internazionale, sebbene solo nel secondo dopoguerra abbia iniziato a svolgere un ruolo di primo piano nel panorama produttivo nazionale. In questo contesto, l'interventismo statale del tempo è stato essenziale per consentire l'evoluzione della metallurgia in Italia.

 

Dal punto di vista della geolocalizzazione industriale, le principali industrie metallurgiche italiane si trovano nel nord del paese, soprattutto nella Pianura Padana. La rete produttiva, comunque, si estende anche ad altre realtà territoriali del Centro e del Sud Italia, dove si possono trovare imprese che sono riuscite a stabilirsi non solo nell'ambito della rete industriale nazionale, ma anche in quella internazionale.

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